I bavaresi conquistano il campionato con due giornate d’anticipo grazie al passo falso del Leverkusen: per Kane arriva il primo trofeo in carriera
La dinastia continua. Dopo un anno di digiuno, il Bayern Monaco riprende il comando della Bundesliga e aggiunge un altro tassello alla sua incredibile collezione di titoli. Il 34° scudetto tedesco (33° dall’introduzione della Bundesliga) arriva con due giornate d’anticipo grazie al contemporaneo pareggio del Bayer Leverkusen contro il Friburgo, che ha portato i bavaresi a un incolmabile +8 sulle “Aspirine”.
Festa rimandata ma non cancellata
Un trionfo quasi inaspettato nei modi, se non nei tempi. I giocatori del Bayern avevano prenotato un volo per Ibiza per celebrare quello che sarebbe stato un titolo conquistato sul campo con una giornata di anticipo, ma il pareggio contro il Lipsia aveva rimandato i festeggiamenti. Il club aveva poi cancellato il viaggio, trasformando quello che doveva essere un party sulla spiaggia in un brindisi più casalingo e improvvisato.
Questa vittoria consolida ulteriormente il dominio bavarese nel calcio tedesco: ora il distacco dalle seconde più titolate (Borussia Mönchengladbach e Borussia Dortmund) è di ben 28 campionati. I numeri raccontano una supremazia schiacciante: 33 titoli su 62 edizioni della Bundesliga, pari al 53% del totale. Un’egemonia che si è intensificata negli ultimi decenni, con 21 vittorie nelle ultime 29 stagioni.
I protagonisti del trionfo
Il mercato estivo ha portato volti nuovi che hanno contribuito in modo diverso a questo successo. Michael Olise si è rivelato l’acquisto più azzeccato, capace di adattarsi immediatamente alle pressioni di un top club. Positivo anche l’impatto di Urbig nella seconda parte di stagione, quando ha dovuto sostituire Neuer. Meno convincenti Palhinha e l’infortunato Ito, limitato da due fratture al piede.
Per Thomas Müller è la tredicesima Bundesliga, un record assoluto che difficilmente verrà battuto, considerando che lascerà il club a luglio. Lui e Neuer sono gli unici reduci della rosa che vinse nel 2012-13, primo di nove titoli consecutivi. All’opposto, Harry Kane festeggia il suo primissimo trofeo in carriera, dopo una vita di record personali mai coronati da successi di squadra.
Un attacco devastante
Nonostante la miglior difesa del torneo (solo 32 reti subite), questo Bayern ha costruito il suo successo grazie a un attacco stellare: 93 gol realizzati in 32 partite, con dieci match in cui sono state segnate quattro o più reti. Prestazioni dominanti anche contro avversarie di alto livello, come il 4-0 all’Eintracht Francoforte e il 5-1 al Lipsia.
Harry Kane, con 24 centri, guida la classifica dei marcatori, ma il rendimento offensivo è stato eccezionale anche grazie al ritorno ai livelli migliori di Leroy Sané (10 gol) e all’impatto immediato di Olise. Quest’ultimo, con 9 reti e soprattutto 14 assist, ha stabilito il record per un esordiente in maglia bavarese da quando, circa 25 anni fa, si è iniziato a tenere conto di questa statistica.
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Kompany promosso
Merita una menzione speciale Vincent Kompany, alla prima esperienza su una panchina di alto livello. L’ex difensore belga ha superato l’esame a pieni voti, riuscendo a dominare il campionato nonostante la concorrenza del Leverkusen campione in carica. L’unico vero passo falso è arrivato in Coppa di Germania proprio contro le “Aspirine”, mentre in Champions League l’eliminazione ai quarti con l’Inter, considerate le numerose assenze, rappresenta un risultato accettabile.
Proprio come accade con i numeri di maglia, che spesso raccontano storie e creano legami profondi tra giocatori e tifosi, anche questa Bundesliga del Bayern avrà un posto speciale nella memoria dei sostenitori bavaresi, segnando il ritorno al vertice dopo un’insolita stagione a secco.
Ora, con due partite ancora da disputare, il Bayern può concentrarsi sulla programmazione della prossima stagione, con l’obiettivo di consolidare il proprio dominio in patria e tornare protagonista in Europa, dove manca dal trionfo del 2020 nella Champions League.