I viola sfidano il Celje in Slovenia: Palladino pronto a un turnover ragionato per gestire le forze
Il sogno europeo della Fiorentina prosegue in Slovenia. Giovedì 10 aprile alle ore 21, la squadra di Raffaele Palladino scenderà in campo contro il Celje nell’andata dei quarti di finale di Conference League, determinata a iniziare con il piede giusto la marcia di avvicinamento verso quella che potrebbe essere la terza finale europea consecutiva dopo le due sfortunate esperienze contro West Ham e Olympiacos. Una continuità a livello continentale che testimonia l’eccellente lavoro della società viola negli ultimi anni, capace di costruire un progetto solido e ambizioso.
Rotazioni mirate per mantenere freschezza e identità
Reduce dal pirotecnico 2-2 ottenuto a San Siro contro il Milan, Palladino si prepara ad apportare alcune modifiche all’undici titolare, senza però stravolgere l’identità tattica che ha permesso alla Fiorentina di essere competitiva su più fronti. La gestione delle energie diventa fondamentale in questa fase della stagione, con impegni ravvicinati sia in campionato che nelle coppe.
In attacco si profila un avvicendamento significativo, con Lucas Beltran e Nicolò Zaniolo pronti a rilevare Moise Kean e Albert Gudmundsson, garantendo freschezza al reparto offensivo ma mantenendo qualità e pericolosità. La mediana potrebbe vedere il ritorno dal primo minuto di Yacine Adli, affiancato da Richardson e uno tra Mandragora e Folorunsho, in una soluzione che permetterebbe di controllare il ritmo del gioco.
Cambiamenti previsti anche nel pacchetto arretrato, dove il giovane talento Comuzzo è certo di una maglia da titolare, mentre Pablo Marí non sarà disponibile in quanto non inserito nella lista UEFA. Sulle fasce, Dodô potrebbe rifiatare lasciando spazio a Moreno, in una rotazione che consentirebbe di preservare il brasiliano per i prossimi impegni.
Celje: l’occasione della vita per i campioni sloveni
Di fronte, la Fiorentina troverà una squadra determinata a scrivere la storia del calcio sloveno. Il Celje affronta questo quarto di finale con l’entusiasmo e la spensieratezza di chi ha già compiuto un’impresa straordinaria raggiungendo questa fase della competizione. Lo stadio Z’dežele sarà completamente esaurito per quello che si preannuncia come un evento storico per la città e per il club.
Le parole del capitano Zan Karnicnik rivelano perfettamente il clima che si respira nell’ambiente sloveno: “Sarà una partita speciale, lo stadio sarà esaurito per la prima volta dopo tanto tempo. Dobbiamo rimanere calmi, per molti dei miei compagni questa è la partita più importante della loro carriera”. Una dichiarazione che sottolinea l’importanza dell’evento ma che nasconde anche l’insidia principale per i viola: affrontare un avversario che non ha nulla da perdere e tutto da guadagnare.
Il Celje, squadra tatticamente ben organizzata e fisicamente preparata, cercherà di sfruttare il fattore campo e l’entusiasmo del pubblico per mettere in difficoltà una Fiorentina sulla carta nettamente superiore. Un atteggiamento che impone ai viola massima concentrazione per evitare sorprese.
Dove seguire il match e le altre sfide di Conference
Gli appassionati potranno seguire Celje-Fiorentina su Sky Sport e Sky Sport Uno, con fischio d’inizio fissato alle ore 21. Il match sarà disponibile anche in streaming attraverso le piattaforme Sky Go e Now per gli abbonati.
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Il quadro completo dei quarti di Conference League
Il giovedì di Conference League prevede altre tre interessanti sfide, tutte trasmesse in esclusiva su Sky Sport. Alle 18.45 andrà in scena Legia Varsavia-Chelsea, con i Blues grandi favoriti ma impegnati in una trasferta insidiosa in Polonia.
In contemporanea con Celje-Fiorentina, alle 21, si disputeranno gli altri due quarti di finale: Djurgarden-Rapid Vienna metterà di fronte svedesi e austriaci in una sfida equilibrata, mentre il Betis Siviglia ospiterà la sorpresa Jagiellonia, squadra polacca che ha già eliminato diverse formazioni più quotate nel suo percorso europeo.
La sfida tra viola e sloveni ricorda per certi aspetti l’approccio tattico necessario nei confronti tra squadre di diverse esigenze come analizzato recentemente da esperti del calibro di Ranieri dove la gestione della partita e delle energie diventa fondamentale quanto la qualità tecnica espressa sul campo.
L’obiettivo: cancellare i ricordi amari delle finali perse
Per la Fiorentina questa campagna europea rappresenta l’opportunità di completare un percorso iniziato due stagioni fa. Dopo le finali perse nel 2023 contro il West Ham e nel 2024 contro l’Olympiacos, il club toscano vuole finalmente conquistare quel trofeo continentale che manca dalla Coppa delle Coppe vinta nel lontano 1961.
Un obiettivo ambizioso ma alla portata di una squadra che negli ultimi anni ha dimostrato di saper competere ad alti livelli in Europa. Il primo passo verso Atene, sede della finale 2025, passa da questa trasferta slovena, un match apparentemente agevole ma che nasconde le tipiche insidie delle sfide europee.