Caso Rabiot: colpi di scena continui al Marsiglia tra rissa, esclusioni e possibile reintegro

De Zerbi apre a un ritorno del centrocampista dopo averlo messo fuori rosa. L’Equipe rivela nuovi dettagli sulla complessa situazione

Il Marsiglia vive giorni turbolenti con il caso Rabiot che continua a tenere banco. Quella che sembrava una rottura definitiva tra il club francese e il centrocampista trentenne potrebbe avere un nuovo, inaspettato sviluppo dopo le recenti dichiarazioni del tecnico Roberto De Zerbi che ha riaperto le porte a un possibile reintegro del giocatore. Una situazione in continua evoluzione che l’Equipe ha cercato di ricostruire nell’edizione odierna, svelando retroscena finora sconosciuti.

La vicenda ha avuto origine il 15 agosto scorso a Rennes, quando Rabiot è stato protagonista di una rissa con il compagno di squadra Rowe, quest’ultimo successivamente ceduto al Bologna. Un episodio che aveva portato alla sospensione del centrocampista e al suo inserimento nella lista dei cedibili da parte della dirigenza marsigliese.

Le scuse e il cambio di rotta di De Zerbi

Contrariamente a quanto inizialmente comunicato, secondo l’Equipe Rabiot si sarebbe già scusato lunedì scorso per l’accaduto e non giovedì, come aveva dichiarato in un primo momento De Zerbi. Un dettaglio non irrilevante, considerando che il presidente Longoria e il direttore sportivo Benatia si aspettavano un immediato mea culpa che evidentemente è arrivato con alcuni giorni di ritardo.

Ciò che sorprende è il repentino cambio di posizione dell’allenatore italiano. Prima della partita contro il Paris FC di sabato, De Zerbi aveva confermato la giustezza della decisione di escludere Rabiot, per poi ammorbidire la sua posizione al termine dell’incontro, vinto dalla sua squadra: “Anche se Rabiot ha commesso un errore, spero si possa riparare. Non chiudo la porta a nessuno, ma non sono il solo a decidere. Tendo la mano a tutti e sono pronto a fare il possibile, sul piano umano ancora prima che calcistico”.

Gli appassionati di scommesse sportive seguono con interesse l’evolversi della situazione, analizzando come questa possa influenzare le prestazioni della squadra francese nelle prossime partite, come suggerisce l’esperto Mimmo de Cesaris nei suoi i migliori Pronostici di Mimmo de Cesaris.

Il nodo del contratto e le dichiarazioni incendiarie

Dietro la decisione di mettere Rabiot sul mercato non ci sarebbe solo l’episodio della rissa. Secondo l’Equipe, un altro fattore determinante sarebbe la questione del rinnovo contrattuale, con l’attuale accordo in scadenza a giugno 2026. La dirigenza marsigliese temerebbe di perdere il giocatore a parametro zero tra un anno.

Ma anche su questo punto emergono versioni contrastanti. Il quotidiano francese rivela infatti che a inizio agosto Rabiot avrebbe accettato l’idea di un prolungamento fino al 2027, ponendo però come condizione la possibilità di liberarsi facilmente in caso di offerte interessanti la prossima estate. Una disponibilità al dialogo che contrasta con quanto sostenuto pubblicamente dai dirigenti del club.

La situazione si è ulteriormente complicata quando è intervenuta Véronique Rabiot, madre e agente del calciatore, che ha accusato apertamente i vertici del Marsiglia di aver tradito il figlio, inasprendo una relazione già compromessa.

Le recenti dichiarazioni di José Mourinho sui suoi ex calciatori alla Roma ricordano come le relazioni tra allenatori e giocatori siano sempre delicate, come evidenziato nell’intervista in cui lo Special One ha commentato il percorso di Abraham e Smalling, sottolineando l’importanza del rapporto umano oltre che professionale.

Il mercato e le preferenze del giocatore

Mentre la telenovela prosegue, diversi club avrebbero manifestato interesse per il centrocampista francese. Secondo l’Equipe, società italiane (ma non l’Inter, contrariamente a quanto riportato inizialmente), il West Ham, l’Aston Villa e il Galatasaray avrebbero sondato il terreno per un possibile acquisto.

Tuttavia, Rabiot sembrerebbe privilegiare la permanenza al Marsiglia, club che gli garantirebbe la partecipazione alla Champions League in una stagione importante anche in vista del Mondiale. Il francese, inoltre, si sentirebbe sostenuto dallo spogliatoio, elemento non secondario nella sua valutazione.

Con il mercato che chiuderà tra una settimana, la situazione rimane estremamente fluida. La posizione di De Zerbi lascia intendere che un reintegro potrebbe ancora essere possibile, ma dipenderà da numerosi fattori, inclusa la volontà della dirigenza marseillese che finora ha mantenuto una linea più intransigente rispetto all’allenatore italiano.

Il caso Rabiot rappresenta l’ennesimo esempio di come nel calcio moderno le dinamiche contrattuali, relazionali e mediatiche si intreccino in modo sempre più complesso, rendendo imprevedibili anche situazioni che sembrano già definite.

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