La Fia è sotto pressione per il silenzio dell’iridato. Presente invece un contatto costante tra il team e Wolff. Lewis Hamilton continua il suo silenzio e genera così sempre più rumore. Per capire quest’assenza totale dobbiamo tornare al 12 dicembre. Gli appassionati di motori saranno rimasti molto delusi quando hanno visto sfumare le loro scommesse sul sito 18bet. La recensione di 18bet italia ci fa capire quanto un sito di scommesse online sia anche un punto di riferimento per i tifosi.
In quella domenica l’inglese venne beffato da Verstappen durante l’ultimo giro nell’ultima gara del Mondiale di F1. Vi consigliamo di leggere l’articolo La F1 ha umiliato la F1 per ripercorrere gli avvenimenti.
Anche sui social silenzio. L’ultimo messaggio risale al sabato di Abu Dhabi quando c’era stato il secondo posto per la Mercedes ed il suo fuoriclasse. Il pilota si stava preparando alla battaglia finale. Hamilton ha eliminato anche tutti i contatti che seguiva ed in questo suo isolamento oggi festeggia 37 anni.
Futuro e paragoni a 37 anni
Questa è un’età importante, un altro pilota alla stessa età stava disputando la stagione finale con la Ferrari nel 2006, parliamo di Schumacher. Un altro grande Niki Lauda nel 1986 si era ritirato per lavorare alla propria compagnia aerea. Non ultimo per importanza Jackie Stewart nel 1976 era da tre anni che aveva smesso per fare il commentatore televisivo.
Torniamo ad Hamilton e ai suoi programmi futuri. Cosa intende fare nel 2022? La domanda è sulla bocca di tutti i tifosi che hanno paura di un clamoroso addio dopo la delusione dello scorso campionato anche in segno di protesta dopo il tradimento della F1.
Nessuna notizia ufficiale per il momento né dalla Mercedes né dal pilota. Forse è troppo presto per Lewis di parlare di quanto accaduto, la ferita è ancora fresca. C’è anche chi pensa che il silenzio sia dettato da una strategia diretta alla Federazione Internazionale perché prenda decisioni nei confronti di Michael Masi direttore di gara e delle sue decisioni nel GP di Abu Dhabi che hanno condizionato il risultato.
Contatto costante con la squadra e con Wolff
Molto probabile che rimarrà l’amarezza in Hamilton in quanto la decisione gli ha fatto soffiare l’ottavo titolo con il quale avrebbe superato Schumi e agganciato il record storico. Anche il team principal Toto Wolff condivide il suo pensiero ed afferma che Lewis “è stato derubato” nell’ultima gara.
Il silenzio di Hamilton sembra da indiscrezioni solo pubblico perché privatamente il pilota è in costante contatto con la sua squadra e con Wolff. Tra loro c’è nelle ultime settimane una condivisione delle informazioni. Sia il pilota che il team sono in attesa della decisione della Fia, che ha avviato un’inchiesta sulla decisione presa ad Abu Dhabi, e che dovrebbe arrivare prima dell’inizio del prossimo campionato.
La richiesta di Wolff è di fatti e non parole, ci sarà un siluramento di Masi? Un’ammissione di responsabilità o una riforma delle regole? Dobbiamo attendere la decisione per dare risposte ai dubbi. Per il momento sono tutti sulle spine per il silenzio di Hamilton. Mohammed Ben Sulayem, nuovo presidente, sembra fiducioso e sicuro che Lewis riprenderà a correre.
Anche Stefano Domenicali, grande capo della F1, condivide l’idea di Sulayem e pensa che in questo momento Hamilton abbia bisogno di ricaricarsi per tornare in pista nel 2022 più forte e agguerrito. Non ci dobbiamo dimenticare che il pilota ha un contratto con la Mercedes fino al 2023 e sembrerebbe illogico che piantasse tutto ora senza riprendersi nessuna rivincita.
I suoi primati
La conclusione del Mondiale 2021 non è di sicuro una sconfitta per Hamilton. Fino a 5 giri dalla fine stava dominando l’ultima gara ma, sia l’incidente di Latifi che la safety car, hanno modificato la storia. Lui come pilota non ha nulla da rimproverarsi.
Se guardiamo al passato, specie ad inizio stagione, c’è stato qualche errore. Parliamo di quando la Mercedes era inferiore alla Red Bull Honda. Dal Brasile la marcia è cambiata ed è diventato irresistibile parallelamente alla sua macchina. Nel complesso, Hamilton, ha mantenuto il suo standard che si può definire impressionante.
Ci sono stati altri primati perché ha superato le cento vittorie e le cento pole position, per entrambe ne ha ottenute 103. I numeri sarebbero stati diversi se Verstappen a soli 24 anni lo avesse surclassato. Solo così Lewis dovrebbe avere dei dubbi. Visto però che il “vecchio re” abbia, nei confronti del giovane leone, tenuto testa ci fa ben sperare per il futuro e per le nuove vetture a effetto suolo.