L’arrivo del tecnico croato ha cambiato le carte in tavola: l’argentino è rinato, il portoghese finisce ai margini
La rivoluzione tattica ridisegna anche le strategie di mercato. In poche settimane il mondo bianconero si è capovolto: Nico Gonzalez sta conquistando definitivamente la Juventus, mentre Francisco Conceiçao rischia seriamente di perdere il treno bianconero. Due destini che sembravano tracciati in direzione opposta fino a poche settimane fa, ora improvvisamente ribaltati dall’arrivo di Igor Tudor in panchina.
La metamorfosi di Nico sotto la guida di Tudor
L’argentino è finalmente tornato quello ammirato a Firenze. Il cambio di allenatore ha avuto un effetto immediato su Gonzalez, apparso trasformato nelle ultime due partite contro Genoa e Roma. Tudor sembra aver trovato la chiave giusta per valorizzare l’ex viola, impiegandolo prima come esterno a tutta fascia contro i liguri e poi come trequartista all’Olimpico contro i giallorossi.
I numeri certificano questa rinascita: la media voto è salita da 5,39 con Thiago Motta a 6,5 con Tudor, ma è il cambio di atteggiamento a colpire maggiormente. Nico ha raddoppiato i contrasti vinti (da 0,5 a 1 per partita), migliorato sensibilmente i passaggi positivi (da 15 a 25,5 di media) e aumentato i tiri dalla distanza (da 0,4 a 0,5), una delle sue specialità insieme al colpo di testa.
“Nico è un vincente, l’ho sempre ammirato da fuori e adesso sono contento di allenarlo: sta dando tutto”, ha dichiarato il tecnico croato dopo la partita dell’Olimpico, convinto che presto l’argentino spezzerà anche il digiuno realizzativo che dura da 107 giorni.
Il declino di Chico: dalla stella nascente alla panchina
La parabola discendente di Conceiçao è coincisa con il cambio di modulo. A fare le spese della nuova vita di Gonzalez è stato proprio Francisco Conceiçao, che già nell’ultimo periodo della gestione Motta aveva perso centralità. Il nuovo sistema di gioco, con la trasformazione delle ali in trequartisti, ha penalizzato le caratteristiche del figlio d’arte portoghese.
Il punto più basso è arrivato a Roma, dove il 22enne è rimasto in panchina per tutti i 90 minuti per scelta tecnica, episodio che lo ha portato a uno sfogo criptico sui social: “Un giorno lo sapranno”. Una reazione che evidenzia la frustrazione di chi era convinto di aver conquistato un posto di rilievo nel progetto bianconero.
Le strategie di mercato cambiano in corsa
I 30 milioni per il riscatto di Conceiçao ora sembrano troppi. Le recenti prestazioni hanno messo in discussione quella che sembrava una conferma scontata per il portoghese. I 30 milioni della clausola di riscatto dal Porto appaiono oggi un investimento non più così sicuro, soprattutto se dovesse rimanere Tudor in panchina o arrivare Antonio Conte, entrambi poco inclini a un gioco basato sugli esterni puri.
D’altro canto, i 33 milioni spesi per Nico Gonzalez, che sembravano un investimento a rischio, potrebbero rivelarsi ben spesi se l’argentino dovesse confermare questo cambio di passo nel finale di stagione.
Ad aggiungere complessità alla situazione, l’agente Jorge Mendes avrebbe ricevuto manifestazioni d’interesse per Conceiçao da diversi club di Premier League, un fattore che potrebbe influenzare ulteriormente le decisioni della società bianconera.
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Implicazioni future: non solo una questione di campo
La trasformazione delle gerarchie potrebbe avere ripercussioni anche oltre il campo. A rischio c’è persino la partecipazione di Conceiçao al Mondiale per Club con la Juventus: essendosi qualificato anche con il Porto, servirebbe un nuovo accordo tra le parti per permettergli di disputare il torneo con i bianconeri, ma al momento questa prospettiva appare complicata.
Le ultime sette giornate saranno decisive
Nico vuole confermarsi, Chico cerca il riscatto. Le rimanenti partite di campionato rappresentano un banco di prova cruciale per entrambi i giocatori. Gonzalez punta a consolidare la sua rinascita e magari a ritrovare il gol che manca dal gennaio 2024, mentre Conceiçao cercherà di riconquistare la fiducia di Tudor e dimostrare che i numeri di maglia non sono solo simboli ma riflettono anche l’importanza di un giocatore nel progetto tecnico.
Quello che è certo è che la Juventus si trova davanti a un’importante decisione strategica: puntare sulla rivitalizzazione di un investimento importante come Nico Gonzalez o scommettere sul potenziale futuro di Conceiçao, consapevole che le scelte di oggi avranno implicazioni significative sulla costruzione della squadra per la prossima stagione.